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Un altro goiellino nostrano da recensire: anche questo, con piacere e sorpresa gradevole all'ascolto. Un progetto nato dalla collaborazione tra la splendida voce di Angela Castellani ed il produttore James Bell, che in questo disco si occupa anche della musica. Una pregressa e solida “gavetta” compiuta dalla vocalist le permette di giungere a questo suo primo lavoro completo in cui si cimenta da par suo in un'alternanza di toni che spaziano dal falsetto al rockeggiante ed in cui le varie influenze “di setta” fanno prepotentemente capolino. Un lavoro che risente principalmente di influenze “gotiche”, ma che non disdegna momenti romantici od addirittura progressivi!!! Sin dal brano di apertura, Control, è la voce a farla da protagonista: un refrain ben strutturato su cui si innesta un adeguato tappeto sonoro che consente alla Castellani tutte le evoluzioni del caso. I’m Addicted To Some Thoughts è una solidissima ballad, in cui la chitarra gioca d’anticipo con un bel riff sostenuto a dar manforte al cantato. Enjoy All Your Lies si snoda attraverso una iniziale linea dedicata ad atmosfere melodiche, seguita tuttavia subito dalla strofa aggressiva, ma non ripetitiva, su cui gioca bene uno spaccato delicato di tastiere e chitarra.
Far Away è uno splendido viaggio intimista, in cui la cantante esterna tutta la sua profondità d’animo: la sezione ritmica la segue fedelmente ad ogni passo, facendoci calare perfettamente nella sua dimensione quasi onirica. Give In To Me è una delicata rivisitazione di un classico del mai troppo rimpianto Michael Jackson: Angela Castellani ce ne fornisce una versione molto particolare, ben curata negli arrangiamenti e mai slegata nella conduzione delle linee liriche. The Perfect Husband è un sapiente mix di varie atmosfere concentrate in pochi minuti: ad un inizio “gotico” si contrappone un cantato quasi in mid-tempo; ad un ulteriore fase “cupa” ne segue immediatamente una successiva di cantato quasi ossessivo nella sua decisione, che lo rende brano di qualità superiore. In The Silence ci riporta quasi subito alle migliori esponenti femminili del genere, Tarja Turunen in primis, al cui cospetto la nostra Angela di certo non sfigura, risultando anzi oltremodo gradevole nel suo procedere spedita attraverso il brano, tra il quasi falsetto ed il sostenuto, in una sublime fusione di tonalità. Keep Going On è a nostro parere tra le vette compositive del disco: la splendida voce della Castellani viene ben sostenuta dagli strumenti, che le disegnano momenti di retrospezione; veniamo allora indotti a pensare alle tematiche sociali che la cantante di certo non disconosce nei suoi testi: un gioiello di brano all’interno dell’album.
Queen Of Disguise, la title-track non smentisce il titolo; Angela Castellani si costruisce un difficile, ma non insidioso per lei, tappeto sonoro su cui scandire forte la sua melodia, la sua aggressività ed anche la sua dolcezza al tempo stesso: ne esce vittoriosa alla grande, grazie anche ai delicati cori che di tanto in tanto si affacciano. Altra gemma dell’album. You Finally Knocked Me Down conclude degnamente il disco: le tastiere presentissime nell’intro del brano ci conducono idealmente ad una ricapitolazione romantica dell’intera opera, con il lavoro della chitarra che comunque ci induce a non indulgere troppo verso il cuore, ricordandoci sempre che Angela è la Regina del disco. In definitiva, un altro degnissimo vessillo della nostra musica che può sempre contare su piacevoli rivelazioni vocali, e strumentali.